Cimitero della Madonna del Monte o di San Fruttuoso d'Albaro
Orario di visita del cimitero: La domenica dalle 08:30 alle ore 13:00. Gli altri giorni della settimana il cimitero resta chiuso. Si tratta dell’antico comune di San Fruttuoso d’Albaro, nel 1874 annesso a Genova ed attualmente, per la sua fitta antropizzazione, divenuto parte del centro levantino della città. Per questo estraniamento, anche il camposanto non porta il suo nome ma è ufficialmente legato al vicino santuario di Nostra Signora del Monte servito dai padri Francescani che, a seguito del divieto di sepoltura nelle chiese, concessero una parte alta del loro bosco per le salme degli ultimi munifici benefattori, concessione allargata anche ai cittadini dei borghi sottostanti.
Vi proponiamo un assaggio del libro di Corinna Praga, Trentaquattro musei all'aperto. I cimiteri negli antichi comuni della Grande Genova, Erga Edizioni, 191 pp, 10 euro. Il libro racconta i piccoli cimiteri degli antichi venticinque comuni del territorio genovese, da più di ottant'anni inglobati nella città policentrica. Un viaggio da Nervi a Crevari alla scoperta di arte e storia.
Salita che conduce al Cimitero dalla parte dell'Oratorio
Lo si chiama anche Pianderlino dal nome della spalla montuosa su cui si trova, ma, in realtà, è la parte superiore del grande Bosco dei Frati, alto sulla valle del rio Noce. Non lo si può raggiungere con un mezzo pubblico ed è anche sconsigliato il mezzo privato quando non si tratti di veicoli particolari. Lo si raggiunge, a piedi, o dal piazzale del santuario o dalla fermata di Pianderlino, sulla via Pasquale Berghini, del bus A.M.T. diretto ai Camaldoli.
Qui sotto una breve guida al cimitero di Nostra Signora del Monte, tratto dal libro, di Corinna Praga.
Era grande, era ricco di cappelle e statue di marmo, ma oggi è triste, senza più salme interrate, senza fiori, senza lumini, senza visitatori vivi. Eppure si trova in posizione dominante, alto sopra gli antichi comuni di sua pertinenza, San Fruttuoso ed anche Marassi, un tempo in concorrenza con Staglieno per l’importanza e la notorietà dei personaggi che vi riposavano e che, forse, vi riposano ancora nelle tombe di famiglia addossate all’alto muro e aggredite dalla vegetazione. Corinna Praga
C’è un detto assai popolare ma altrettanto giusto: il cimitero serve ai vivi e non ai morti.
Salita Nuova di Nostra Signora del Monte 21 16143 - Genova priore@oratoriodelmonte.it - Copyright © 2013
Cimitero della Madonna del Monte o di San Fruttuoso d'Albaro
Orario di visita del cimitero: La domenica dalle 08:30 alle ore 13:00. Gli altri giorni della settimana il cimitero resta chiuso. Qui sotto una breve guida al cimitero di Nostra Signora del Monte, tratto dal libro, di Corinna Praga.
Si tratta dell’antico comune di San Fruttuoso d’Albaro, nel 1874 annesso a Genova ed attualmente, per la sua fitta antropizzazione, divenuto parte del centro levantino della città. Per questo estraniamento, anche il camposanto non porta il suo nome ma è ufficialmente legato al vicino santuario di Nostra Signora del Monte servito dai padri Francescani che, a seguito del divieto di sepoltura nelle chiese, concessero una parte alta del loro bosco per le salme degli ultimi munifici benefattori, concessione allargata anche ai cittadini dei borghi sottostanti.
Salita che conduce al Cimitero dalla parte dell'Oratorio
Vi proponiamo un assaggio del libro di Corinna Praga, Trentaquattro musei all'aperto. I cimiteri negli antichi comuni della Grande Genova, Erga Edizioni, 191 pp, 10 euro. Il libro racconta i piccoli cimiteri degli antichi venticinque comuni del territorio genovese, da più di ottant'anni inglobati nella città policentrica. Un viaggio da Nervi a Crevari alla scoperta di arte e storia.
Lo si chiama anche Pianderlino dal nome della spalla montuosa su cui si trova, ma, in realtà, è la parte superiore del grande Bosco dei Frati, alto sulla valle del rio Noce. Non lo si può raggiungere con un mezzo pubblico ed è anche sconsigliato il mezzo privato quando non si tratti di veicoli particolari. Lo si raggiunge, a piedi, o dal piazzale del santuario o dalla fermata di Pianderlino, sulla via Pasquale Berghini, del bus A.M.T. diretto ai Camaldoli.
Era grande, era ricco di cappelle e statue di marmo, ma oggi è triste, senza più salme interrate, senza fiori, senza lumini, senza visitatori vivi. Eppure si trova in posizione dominante, alto sopra gli antichi comuni di sua pertinenza, San Fruttuoso ed anche Marassi, un tempo in concorrenza con Staglieno per l’importanza e la notorietà dei personaggi che vi riposavano e che, forse, vi riposano ancora nelle tombe di famiglia addossate all’alto muro e aggredite dalla vegetazione. Corinna Praga
C’è un detto assai popolare ma altrettanto giusto: il cimitero serve ai vivi e non ai morti.
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Cimitero della Madonna del Monte o di San Fruttuoso d'Albaro
Salita che conduce al Cimitero dalla parte dell'Oratorio
Orario di visita del cimitero: La domenica dalle 08:30 alle ore 13:00. Gli altri giorni della settimana il cimitero resta chiuso. Qui sotto una breve guida al cimitero di Nostra Signora del Monte, tratto dal libro, di Corinna Praga. Si tratta dell’antico comune di San Fruttuoso d’Albaro, nel 1874 annesso a Genova ed attualmente, per la sua fitta antropizzazione, divenuto parte del centro levantino della città. Per questo estraniamento, anche il camposanto non porta il suo nome ma è ufficialmente legato al vicino santuario di Nostra Signora del Monte servito dai padri Francescani che, a seguito del divieto di sepoltura nelle chiese, concessero una parte alta del loro bosco per le salme degli ultimi munifici benefattori, concessione allargata anche ai cittadini dei borghi sottostanti. Vi proponiamo un assaggio del libro di Corinna Praga, Trentaquattro musei all'aperto. I cimiteri negli antichi comuni della Grande Genova, Erga Edizioni, 191 pp, 10 euro. Il libro racconta i piccoli cimiteri degli antichi venticinque comuni del territorio genovese, da più di ottant'anni inglobati nella città policentrica. Un viaggio da Nervi a Crevari alla scoperta di arte e storia. Lo si chiama anche Pianderlino dal nome della spalla montuosa su cui si trova, ma, in realtà, è la parte superiore del grande Bosco dei Frati, alto sulla valle del rio Noce. Non lo si può raggiungere con un mezzo pubblico ed è anche sconsigliato il mezzo privato quando non si tratti di veicoli particolari. Lo si raggiunge, a piedi, o dal piazzale del santuario o dalla fermata di Pianderlino, sulla via Pasquale Berghini, del bus A.M.T. diretto ai Camaldoli.
Era grande, era ricco di cappelle e statue di marmo, ma oggi è triste, senza più salme interrate, senza fiori, senza lumini, senza visitatori vivi. Eppure si trova in posizione dominante, alto sopra gli antichi comuni di sua pertinenza, San Fruttuoso ed anche Marassi, un tempo in concorrenza con Staglieno per l’importanza e la notorietà dei personaggi che vi riposavano e che, forse, vi riposano ancora nelle tombe di famiglia addossate all’alto muro e aggredite dalla vegetazione. Corinna Praga C’è un detto assai popolare ma altrettanto giusto: il cimitero serve ai vivi e non ai morti.
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